Le elezioni legislative hanno confermato il dominio del partito di destra guidato da Jarosław Kaczyński. Dopo la grave sconfitta del 2015, torna in parlamento l’ala sinistra, riunita nella coalizione Lewica.

Domenica 13 ottobre, la Polonia è stata chiamata alle urne per le elezioni legislative, che prevedevano il rinnovamento della composizione di entrambe le camere del parlamento di Varsavia: la Camera dei Deputati (Sejm Rzeczypospolitej Polskiej), comprendente 460 seggi, ed il Senato (Senat Rzeczypospolitej Polskiej), formato da 100 scranni.
Come previsto da tutti i sondaggi, il partito Diritto e Giustizia (in polacco: Prawo i Sprawiedliwość, abbreviato in PiS) ha ottenuto una vittoria schiacciante. A dirla tutta, la formazione di destra guidata dall’ex primo ministro Jarosław Kaczyński e dal premier in carica Mateusz Morawiecki ha subito una leggera flessione rispetto alle elezioni del 2015, ma manterrà comunque le redini del governo in maniera salda. Con il 43.59% delle preferenze, PiS ha conservato la maggioranza assulta tra i deputati, con 235 seggi, nove in meno rispetto alla precedente legislatura. Al Senato, invece, dove l’allocazione degli scranni avviene attraverso il metodo first-past-the-post di matrice anglosassone, il partito di governo è stato costretto ad accontentarsi della maggioranza relativa, con 48 rappresentanti (tredici in meno del 2015).
La flessione non preoccupa comunque i vertici di PiS, e Mateusz Morawiecki sembra destinato ad essere confermato nel ruolo di primo ministro. Tra i partiti d’opposizione, invece, festeggia soprattutto la sinistra, assente dal parlamento nella precedente legislatura dopo i pessimi risultati di quattro anni fa. Riuniti nell’alleanza Lewica (letteralmente “Sinistra”), i partiti che sostenevano la candidatura unitaria di Włodzimierz Czarzasty hanno raggiunto il 12.56% delle preferenze alla camera bassa, eleggendo quarantanove deputati e due senatori.
Seppur in calo, la principale forza di opposizione a PiS resta la Coalizione Civica (Koalicja Obywatelska, KO), che ha presentato Małgorzata Kidawa-Błońska come propria candidata per la guida del governo. L’alleanza formata attorno alla Piattaforma Civica (Platforma Obywatelska, PO) del liberale Grzegorz Schetyna, con l’aggiunta altre compagini su posizioni di centro-sinistra, ha eletto 124 deputati (27.40%) e 43 senatori.
Per quanto riguarda la Camera dei Deputati, superano la soglia di sbarramento del 4% anche la Coalizione Polacca (Koalicia Polska) di Władysław Kosiniak-Kamysz, cartello formato attorno al Partito Popolare Polacco (Polskie Stronnictwo Ludowe – PSL), grande protagonista della vita politica nazionale nei primi anni ’90, che ha ottenuto l’8.55% delle preferenze con trenta seggi, e la Confederazione Libertà e Indipendenza (Konfederacja Wolność i Niepodległość), lista di estrema destra nazionalista ed euroscettica, guidata da Janusz Korwin-Mikke, con il 6.81% dei voti ed undici scranni. La legge elettorale, inoltre, ha garantito l’elezione di un rappresentante della Minoranza Tedesca (Mniejszość Niemiecka – MN).
Al Senato, invece, sono tre gli eletti della Coalizione Polacca, mentre gli ultimi quattro seggi saranno occupati da candidati indipendenti.
CLICCA QUI PER LA PAGINA FACEBOOK
Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte e del link originale.
[…] di sinistra potrebbe essere il superamento del 10% dei consensi, puntando ad eguagliare il 12,5% conquistato nel 2019 alle elezioni legislative per la camera bassa […]
"Mi piace""Mi piace"
[…] il partito di Jarosław Kaczyński, ex primo ministro e presidente del partito sin dal 2003, che lo scorso ottobre aveva vinto in manier a assai più netta alle legislative. Secondo gli analisti polacchi, gli elettori di età inferiore ai cinquant’anni e quelli che […]
"Mi piace""Mi piace"