Corea del Sud

PyeongChang 2018, le Olimpiadi come occasione di pace. Distensione tra le due Coree

PyeongChang 2018, le Olimpiadi come occasione di pace. Distensione tra le due Coree

Nel mondo greco vi erano alcune leggi etico-morali, spesso chiamate leggi naturali o divine, che non potevano essere infrante per nessuna ragione: nella tragedia sofoclea dell’Antigone, la protagonista sacrifica la propria vita pur di rendere al fratello Polinice gli onori funebri, negatigli invece dal sovrano Creonte in quanto “traditore della patria”. Non vi sono decreti reali che permettano di “trasgredire le leggi non scritte, e innate, degli dèi“, afferma la stessa Antigone. Parimenti, nel corso dei Giochi Olimpici o di altre grandi festività, vigeva la cosiddetta ἐκεχειρία (letteralmente “mani ferme”), la tregua olimpica, durante la quale cessavano tutte le ostilità, sia tra città-stato (πόλις) che tra privati cittadini, al fine di permettere il regolare svolgimento della manifestazione. In particolare, i cittadini di πόλις nemiche potevano attraversare tranquillamente territori generalmente ostili per recarsi ad Olimpia, al fine di partecipare o assistere ai Giochi.

Corea del Sud: eletto Moon Jae-in, il candidato favorevole alla riunificazione pacifica con il Nord

Corea del Sud: eletto Moon Jae-in, il candidato favorevole alla riunificazione pacifica con il Nord

Le elezioni presidenziali del 9 maggio hanno emesso il loro verdetto: Moon Jae-in è il nuovo presidente della Repubblica di Corea, più nota al pubblico occidentale con l’appellativo di Corea del Sud. Il candidato del Partito Minju (o Partito Democratico di Corea) ha infatti ottenuto il 41.08% delle preferenze, una risultato che gli vale la carica di capo di stato, visto che nel Paese è in vigore il sistema elettorale del first-past-the-post (ovvero viene eletto direttamente il candidato più votato, senza bisogno di un secondo turno).