Bulgaria

Bulgaria, Boyko Borisov verso la riconferma in una coalizione con l’estrema destra

Bulgaria, Boyko Borisov verso la riconferma in una coalizione con l’estrema destra

Lo scorso 26 marzo si sono tenute in Bulgaria le elezioni anticipate per il rinnovo della composizione dell’Assemblea nazionale (Народно събрание, Narodno sabranie), il parlamento unicamerale dello stato dell’Europa orientale. Inizialmente prevista per il 2018, infatti, la chiamata alle urne è stata anticipata in seguito alle dimissioni presentate dal premier Boyko Borisov, dovute ai risultati delle presidenziali, dove la candidata da lui sostenuta, Tsetska Tsacheva, era stata sconfitta dal candidato dei socialisti Rumen Radev. Nel frattempo, Ognyan Gerdzhikov aveva ricoperto la carica di capo del governo ad interim.

Bulgaria, la crisi politica ed un nuovo governo di compromesso

Bulgaria, la crisi politica ed un nuovo governo di compromesso

Le elezioni bulgare di maggio hanno visto la più bassa affluenza nella storia del Paese: solo il 51,3% degli aventi diritto si è recato alle urne. Un dato in linea con le forti proteste che hanno avuto luogo nella capitale Sofia e nel resto del Paese negli ultimi mesi, e che hanno portato alla caduta del governo di Boyko Borisov, sostituito provvisoriamente dall’indipendente Marin Raykov.

Bulgaria: proteste di massa, il governo cade

Bulgaria: proteste di massa, il governo cade

Le grandi manifestazioni che hanno invaso le strade di tutta la Bulgaria hanno spinto il Governo verso le dimissioni. Il Primo Ministro, Boyko Borisov, è infatti stato costretto a lasciare il proprio incarico in seguito alle proteste di massa, in particolare nella capitale Sofia, riguardanti soprattutto il prezzo eccessivo dell’elettricità.

Yordanov restituisce la medaglia olimpica in segno di protesta

Yordanov restituisce la medaglia olimpica in segno di protesta

Non si placano le polemiche circa l’esclusione della lotta dal programma olimpico dei Giochi del 2020, comunicata nelle ultime settimane dal Comitato Olimpico Internazionale. Dopo le proteste della federazione greca di lotta, è stato il turno del campione olimpico di Atlanta 1996, il bulgaro Valentin Yordanov, che ha deciso di restituire la propria medaglia d’oro in segno di protesta contro la decisione del CIO.