Bulgaria: niente maggioranza, si va a nuove elezioni
Le legislative dello scorso 4 aprile hanno portato ad una situazione di stallo, obbligando il presidente Rumen Radev ad indire nuove elezioni.
Le legislative dello scorso 4 aprile hanno portato ad una situazione di stallo, obbligando il presidente Rumen Radev ad indire nuove elezioni.
Il partito del primo ministro bulgaro ha ottenuto il primo posto alle elezioni legislative, ma molto probabilmente Borisov non riuscirà a formare un governo.
Il partito conservatore GERB rimane la prima forza politica della Bulgaria, pur accusando un calo di consensi. Yordanka Fandakova resta sindaco di Sofia.
Lo scorso 26 marzo si sono tenute in Bulgaria le elezioni anticipate per il rinnovo della composizione dell’Assemblea nazionale (Народно събрание, Narodno sabranie), il parlamento unicamerale dello stato dell’Europa orientale. Inizialmente prevista per il 2018, infatti, la chiamata alle urne è stata anticipata in seguito alle dimissioni presentate dal premier Boyko Borisov, dovute ai risultati delle presidenziali, dove la candidata da lui sostenuta, Tsetska Tsacheva, era stata sconfitta dal candidato dei socialisti Rumen Radev. Nel frattempo, Ognyan Gerdzhikov aveva ricoperto la carica di capo del governo ad interim.
Le elezioni bulgare di maggio hanno visto la più bassa affluenza nella storia del Paese: solo il 51,3% degli aventi diritto si è recato alle urne. Un dato in linea con le forti proteste che hanno avuto luogo nella capitale Sofia e nel resto del Paese negli ultimi mesi, e che hanno portato alla caduta del governo di Boyko Borisov, sostituito provvisoriamente dall’indipendente Marin Raykov.
L’allenatore bulgaro di lotta greco-romana, Armen Nazaryan, due volte campione olimpico, ha iniziato uno sciopero della fame sabato scorso, per protestare contro la soppressione della lotta nel programma dei Giochi Olimpici 2020. La notizia è stata confermata dalla Federazione bulgara di lotta.
Le grandi manifestazioni che hanno invaso le strade di tutta la Bulgaria hanno spinto il Governo verso le dimissioni. Il Primo Ministro, Boyko Borisov, è infatti stato costretto a lasciare il proprio incarico in seguito alle proteste di massa, in particolare nella capitale Sofia, riguardanti soprattutto il prezzo eccessivo dell’elettricità.
Non si placano le polemiche circa l’esclusione della lotta dal programma olimpico dei Giochi del 2020, comunicata nelle ultime settimane dal Comitato Olimpico Internazionale. Dopo le proteste della federazione greca di lotta, è stato il turno del campione olimpico di Atlanta 1996, il bulgaro Valentin Yordanov, che ha deciso di restituire la propria medaglia d’oro in segno di protesta contro la decisione del CIO.
L’energia nucleare deve essere sviluppata in Bulgaria attraverso la costruzione di una centrale nucleare? A questa domanda si sono trovati a dover rispondere i bulgari, riguardo la centrale nucleare di Belene, nel nord del Paese (provincia di Pleven).