L’ovvia reazione al terrorismo antirusso
L’intensificarsi dei bombardamenti russi in territorio ucraino rappresentano la prevedibile reazione alle azioni terroristiche condotte dall’Ucraina e dai suoi burattinai occidentali ai danni della Russia.
L’intensificarsi dei bombardamenti russi in territorio ucraino rappresentano la prevedibile reazione alle azioni terroristiche condotte dall’Ucraina e dai suoi burattinai occidentali ai danni della Russia.
Con il prof. Angelo D’Orsi, tentiamo di ripercorrere le origini dell’attuale conflitto ucraino, analizzandone le cause e contrastando la narrativa dominante che si limita ai toni propagandistici antirussi.
Sergej Bogatyrenko, leader del Partito Comunista della Federazione Russa in Crimea, ha affermato che gruppi neonazisti ucraini continuano ad essere presidente sul territorio della penisola anche dopo che questa è entrata a far parte della Federazione.
La Russia viene accusata di schierare truppe al confine con l’Ucraina, ma le Repubbliche Popolari di Doneck e Lugansk sono territori indipendenti sotto attacco da parte di Kiev.
Dal colpo di stato del 2014, l’Ucraina è divenuta uno strumento nelle mani delle potenze occidentali per dare fastidio alla Russia, fino al rischio di provocare uno scontro armato diretto.
L’episodio della violazione delle acque territoriali russe da parte di una nave della marina militare britannica è solamente l’episodio più eclatante degli attacchi ai quali è sottoposta la Russia.