In occasione della celebrazione della Festa della Repubblica, vi proponiamo un estratto del discorso che Palmiro Togliatti tenne all’Assemblea Costituente l’11 marzo 1947, nel quale sottolinea il ruolo e le caratteristiche dell’istituzione repubblicana.
In nome della sua sudditanza nei confronti degli Stati Uniti, il governo italiano potrebbe rinunciare alla partecipazione alla BRI, la Nuova Via della Seta cinese, a discapito della propria economia. Di seguito la traduzione dell’articolo di Fabio Massimo Parenti per il Global Times.
La visita del pretendente al trono iraniano in Italia risulta alquanto inopportuna e suscita dubbi circa quale sia la posizione italiana nei confronti della Repubblica Islamica.
Le recenti dichiarazioni di Francesco Lollobrigida circa la presunta “sostituzione etnica” degli italiani hanno ispirato la riflessione di Francesco Sassano sul Fascismo Eterno.
La visita di Giorgia Meloni in Etiopia avrebbe dovuto rappresentare l’occasione per fare i conti con il passato coloniale dell’Italia, invece la questione non ha trovato spazio nel viaggio africano del primo ministro. La nuova riflessione di Francesco Sassano.
Le infauste dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, sull’attentato di Via Rasella sono il punto di partenza per questo dialogo con il prof. Angelo D’Orsi, che affronta la tematica del fascismo e dell’antifascismo in Italia a pochi giorni dal 25 aprile.
Le elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia hanno confermato i due trend della politica nazionale, ovvero una crescente sfiducia nelle istituzioni della democrazia rappresentativa e la rivalità tra le forze di governo.
L’11 marzo 1949, il Consiglio dei Ministri approvava l’ingresso dell’Italia nella NATO. Il precedente 7 marzo, Sandro Pertini aveva pronunciato al Senato un discorso contro il Patto Atlantico, che vi proponiamo di seguito in forma integrale. L’Italia avrebbe poi sottoscritto il trattato del Patto Atlantico il successivo 4 aprile, entrando ufficialmente a farne parte dal 4 maggio.
Lo stato di salute della politica italiana non fa che peggiorare, al punto tale che l’unico a dire (ogni tanto) le cose come stanno è Silvio Berlusconi, mentre i cittadini non si scomodano più nemmeno per votare.
Questo articolo di Pier Paolo Pasolini venne pubblicato sul Corriere della Sera il 9 dicembre 1973: “Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi“, scrive Pasolini. “La ‘tolleranza’ della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere è la peggiore delle repressioni della storia umana“.
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