Austria: secondo mandato presidenziale per Alexander Van der Bellen
Il presidente in carica ha sconfitto nettamente il candidato dell’estrema destra Walter Rosenkranz, ottenendo un secondo mandato a capo della federazione.
Il presidente in carica ha sconfitto nettamente il candidato dell’estrema destra Walter Rosenkranz, ottenendo un secondo mandato a capo della federazione.
In seguito alle accuse di corruzione formulate nei suoi confronti, Sebastian Kurz è stato costretto a dimettersi dalla leadership del governo austriaco, lasciando l’incarico di cancelliere al suo ministro degli Esteri, Alexander Schallenberg.
Il Partito Comunista ha conquistato il primo posto alle elezioni nella seconda città più grande dell’Austria, con Elke Kahr che si prepara ad assumere la carica di sindaco.
Il congresso federale dei Verdi ha dato il proprio consenso alla formazione di un governo di coalizione con l’ÖVP di Sebastian Kurz, pronto a tornare ad occupare la carica di capo dell’esecutivo austriaco.
Manca oramai solamente l’ufficialità per la nascita del nuovo governo austriaco, composto da un’inedita alleanza tra conservatori ed ecologisti. La soluzione ha suscitato lo scetticismo del Partito Comunista.
In stallo dalle elezioni del 29 settembre, la situazione politica austriaca sembra essere prossima ad una soluzione, grazie all’accordo tra popolari ed ecologisti.
Le elezioni legislative austriache hanno visto il trionfo del primo ministro uscente, Sebastian Kurz. Ancora da decidere, però, i nomi dei partiti che formeranno la maggioranza.
Oramai va di moda, per i leader politici di destra, richiamarsi alla formula del “sovranismo” per carpire i consensi delle masse elettorali. I fatti, però, mostrano che i governi guidati da questi sovranisti fasulli fanno tutt’altro che difendere la sovranità nazionale.
Da inizio luglio, ha avuto inizio il semestre dell’Austria alla presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Il calendario delle turnazioni viene programmato con diversi anni di anticipo (al momento è già tutto determinato fino al 2030), e quando fu stilato nessuno poteva immaginare che al potere nel Paese alpino sarebbe andato Sebastian Kurz, non ancora trentaduenne, cancelliere federale di Vienna dal dicembre del 2017.
Domenica 15 ottobre, i 6.4 milioni di cittadini aventi diritto al voto in Austria sono stati chiamati alle urne per rinnovare del Nationalrat (Consiglio Nazionale), la camera bassa del Parlamento, composta da 181 membri, attraverso le elezioni legislative. L’affluenza alle urne è stata tra le più alte degli ultimi anni in Europa, pari all’80% (5.1 milioni di elettori). In seguito all’ufficializzazione dei risultati elettorali, il 20 ottobre il presidente federale Alexander Van der Bellen ha incaricato Sebastian Kurz di formare un nuovo governo in qualità di leader del partito con più consensi.