Cina: il discorso di fine anno del presidente Xi Jinping
Il 31 dicembre, il presidente cinese Xi Jinping ha tenuto il suo rituale discorso di fine anno, nel quale ha tracciato il bilancio del 2020 ed esposto gli obiettivi per il nuovo anno.
Il 31 dicembre, il presidente cinese Xi Jinping ha tenuto il suo rituale discorso di fine anno, nel quale ha tracciato il bilancio del 2020 ed esposto gli obiettivi per il nuovo anno.
La Repubblica Popolare Cinese può oramai svolgere un ruolo di leadership mondiale in numerosi campi: dallo sviluppo economico al progresso tecnologico, dal settore sanitario alla lotta contro il cambiamento climatico.
Le ultime contee povere della Cina hanno proclamato l’eradicazione della povertà, permettendo al Paese di raggiungere un risultato di portata storica, riconosciuto da tutti gli organismi internazionali.
La quinta sessione plenaria del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha determinato le linee guida per la modernizzazione del Paese non solo per la durata del prossimo piano quinquennale (2021-2025), ma fino all’obiettivo a lungo termine del 2035.
La Repubblica Popolare Cinese è al lavoro in vista della redazione e dell’approvazione del quattordicesimo piano quinquennale, che determinerà le politiche del Paese dal 2021 al 2025.
Il 23 ottobre è caduto il 70° anniversario dell’intervento cinese in difesa della Repubblica Democratica Popolare di Corea contro l’aggressione imperialista degli Stati Uniti d’America, in quella che in occidente è nota come guerra di Corea. Xi Jinping e Kim Jong Un hanno ricordato questo importante evento.
L’aumento della presenza cinese in America meridionale è osteggiato dagli Stati Uniti, che ancora oggi considerano l’intero continente come il proprio giardino di casa.
In occasione del 75mo anniversario dalla fondazione delle Nazioni Unite, sono molte le voci che si sono alzate in favore di una riforma dell’ONU, al fine di dare maggior potere ai Paesi emergenti in via di sviluppo, limitando la volontà di egemonia degli Stati Uniti.
Nella guerra fredda a tensione crescente tra Stati Uniti e Cina, i Paesi europei saranno presto costretti ad operare una scelta di campo tra il decadente ed obsoleto atlantismo e la nuova visione del mondo proposta da Pechino.
Mentre i Paesi occidentali si avviano verso la conclusione di uno degli anni più disastrosi della loro storia economica, la Cina sarà uno dei pochi Paesi al mondo (quasi tutti asiatici) a registrare una crescita economica anche nell’anno della pandemia da covid-19.