Il mondo ricorda Fidel Castro a 97 anni dalla sua nascita

Nella giornata del 13 agosto, sono arrivati messaggi di ricordo e sono state organizzate attività commemorative in tutto il mondo per i 97 anni dalla nascita di Fidel Castro.

Nato il 13 agosto 1926 a Birán, Fidel Castro è indubbiamente stato una delle figure più rappresentative del XX secolo. Fulgido esempio di un rivoluzionario che ha saputo coniugare conoscenze teoriche e prassi, Fidel desta ancora oggi l’ammirazione dei rivoluzionari e degli oppressi di tutto il mondo, mentre la sua figura continua a perseguitare gli oppositori del socialismo cubano attraverso le nuove generazioni di rivoluzionari dell’isola. Per citare Hugo Chávez, “Fidel non appartiene solo a Cuba, appartiene a questo nostro mondo, a questa nostra America…“.

Per questo motivo, ogni anno, il 13 agosto, Fidel Castro viene onorato in tutto il mondo come se fosse ancora vivo, in quanto fonte di ispirazione delle rivoluzioni mondiali e dimostrazione di come il popolo possa ribaltare la piramide del potere anche quando il trionfo sembra impossibile, affrontando l’imperialismo statunitense a sole 90 miglia dal suo territorio. A partire dall’importanza storica di Fidel, nelle parole del presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, “Cuba celebra il 97° compleanno del più martiano [riferimento all’eroe cubano José Martí, ndr] dei suoi figli, il leader storico della Generazione che ha realizzato i sogni dell’Apostolo. È un giorno da festeggiare, senza dimenticare che ogni giorno si deve dare continuità al proprio lavoro”.

Da parte sua, il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha definito l’ex presidente un “eterno giovane ribelle” e ha sottolineato che “essere fedeli seguaci della sua eredità e delle sue idee è oggi il regalo più bello” che gli si possa fare. Allo stesso modo, il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez Parrilla ha assicurato che rimarrà sulla “via della dignità, della solidarietà e della giustizia sociale” che il leader ha lasciato in eredità. “Fidel guiderà la nostra diplomazia rivoluzionaria con la sua etica e la sua morale“, ha sottolineato.

Come detto, il ricordo di Fidel Castro resta vivo anche in molti altri Paesi. Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro Moros, ha affermato di ricordarlo “come un instancabile ribelle, intollerante all’ingiustizia e maestro dell’impossibile”. Inoltre, ha aggiunto che “Fidel ci incoraggia a continuare a lottare per la dignità dei popoli”. Allo stesso tempo, il ministro degli Esteri di Caracas, Yván Gil, ha definito l’eterno Comandante “un soldato delle idee e un faro di luce” per tutti i rivoluzionari che sono sulla via della lotta “contro le potenze imperiali che continuano ad attaccare la Nostra America“.

L’ambasciata cubana a Pechino ha organizzato un evento per ricordare lo sviluppo delle relazioni sino-cubane sotto la leadership di Fidel Castro. Il 2 settembre 1960, di fronte a più di un milione di cubani, Fidel proclamò la rottura con il governo taiwanese per stabilire legami diplomatici con la Repubblica Popolare Cinese di Mao Zedong. A tal proposito, l’ambasciatore Alberto Blanco ha sottolineato la spinta del leader per le relazioni con Pechino, in particolare le sue due visite in Cina nel 1995 e nel 2003, che hanno contribuito a rafforzare la fiducia politica tra le due parti.

Anche a Mosca si sono tenute celebrazioni nella piazza intitolata proprio al leader della rivoluzione cubana, con la massiccia partecipazione del Partito Comunista della Federazione Russa (Коммунистическая партия Российской Федерации, КПРФ; Kommunističeskaja partija Rossijskoj Federacii, KPRF). Alla cerimonia era presente anche l’Eroe della Repubblica di Cuba Antonio Guerrero: “Noi a Cuba non abbiamo un monumento a Fidel perché è costantemente tra il popolo cubano, ma è un enorme onore avere la presenza di Fidel in questa piazza, in questa scultura che mostra il Fidel ribelle, il Fidel vittorioso“, ha detto Guerrero a Prensa Latina. Da parte sua, l’incaricato d’affari della missione diplomatica cubana in Russia, Marcos Lazo, ha affermato che per i rivoluzionari cubani e per il mondo intero è una data importante perché ci ricorda l’uomo che “ci ha dato dignità e la sovranità, e ci ha insegnato a combattere contro le avversità ed essere vittoriosi”.

In Vietnam, le celebrazioni in onore di Fidel Castro sono state organizzate nella provincia di Quảng Trị, in ricordo della storica visita del leader cubano a questa provincia subito dopo la sua liberazione nel corso della guerra. Vũ Hải Hà, presidente della Commissione Relazioni Esterne dell’Assemblea Nazionale, ha sottolineato che queste attività contribuiranno a educare le giovani generazioni alla tradizionale amicizia tra i due Paesi fratelli.

L’agenzia nordcoreana KCNA ha invece riferito che “funzionari del Ministero degli Esteri, del Ministero della Difesa Nazionale, del Ministero delle Relazioni Economiche Esterne della Repubblica Popolare Democratica di Corea e del Comitato Coreano per le Relazioni Culturali con l’Estero hanno fatto una visita di congratulazioni all’ambasciata cubana in data 13 agosto, in occasione del 97° anniversario della nascita di Fidel Castro Ruz. Davanti alla foto di Fidel Castro Ruz sono stati posti cesti floreali a nome del Ministero degli Esteri, del Ministero della Difesa Nazionale, del Ministero delle Relazioni Economiche Esterne e del Comitato Coreano per le Relazioni Culturali con l’Estero”.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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