Papua Nuova Guinea: un altro passo verso l’indipendenza di Bougainville

Le elezioni presidenziali e legislative tenutesi tra il 12 agosto ed il 1° settembre rappresentano un ulteriore passo in avanti verso l’indipendenza della regione autonoma di Bougainville dalla Papua Nuova Guinea.

Situata ad est della Nuova Guinea, la regione autonoma di Bougainville comprende l’omonima isola, l’isola di Buka ed una serie di isolotti ed atolli in gran parte disabitati. Quest’area fu al centro di una sanguinosa e lunga guerra civile tra il 1988 ed il 1998, per via del confronto tra una forza separatista, la Bougainville Revolutionary Army (BRA), e l’esercito regolare del governo di Port Moresby, denominato Papua New Guinea Defence Force (PNGDF).

Dopo dieci anni di conflitti, la guerra si concluse con un bilancio di almeno 15.000 morti, che salgono fino a 20.000 secondo alcune fonti, su una popolazione della regione che oggi sfiora i 250.000 abitanti. A condurre i negoziati di pace fu il governo della Nuova Zelanda e, nel 2000, si raggiunse l’accordo per il disarmo e la proclamazione della regione autonoma di Bougainville, alla quale venne attribuito un grande margine di manovra rispetto al governo centrale.

Lo stesso accordo di pace prevedeva lo svolgimento di un referendum non vincolante circa lo status dell’isola, con la possibilità per i votanti di optare per l’indipendenza della regione. Il referendum ha avuto luogo tra il novembre ed il 7 dicembre dello scorso anno, con il 98.31% degli elettori che ha espresso un parere favorevole all’indipendenza, corroborato da un’alta affluenza alle urne (87.59%).

Il referendum del 2019 non aveva carattere vincolante, ma la decisione finale sull’eventuale indipendenza di Bougainville verrà presa in seguito ad una serie di negoziazioni tra il governo centrale di Port Moresby e quello locale. Proprio per questo, hanno assunto una particolare importanza le elezioni tenutesi nella regione autonoma tra il 12 agosto ed il 1° settembre, al fine di eleggere il nuovo presidente e rinnovare la composizione dell’organo legislativo locale, la Camera dei Rappresentanti di Bougainville.

Le elezioni presidenziali hanno incoronato il cinquantunenne Ismahel Toroama, ex comandante della Bougainville Revolutionary Army, confermando dunque la forte spinta indipendentista della regione autonoma. Toroama ha sconfitto Simon Dumarinu, ex ministro della Papua Nuova Guinea, ottenendo 48.766 preferenze contro 30.688, divenendo così il successore di John Momis, che aveva occupato questa carica nei due mandati precedenti. Momis avrebbe voluto ottenere un terzo mandato – a dispetto della costituzione di Bougainville, che limita i mandati presidenziali a due – ma la sua candidatura ha subito la bocciatura da parte della corte suprema.

Il 25 settembre, il nuovo governo locale guidato da Toroama si è ufficialmente insediato in seguito alla cerimonia di giuramento del presidente. Toroama avrà ora il compito di raggiungere un accordo con il governo centrale per l’attuazione del referendum dello scorso anno: in occasione del suo primo discorso da presidente, ha affermato che una rapida risoluzione della questione dell’indipendenza è fondamentale. “Mi batterò per l’indipendenza a Bougainville, è giunto il momento di lavorare insieme“, ha dichiarato.

Il primo ministro della Papua Nuova Guinea, James Marape, si è congratulato con Ishmael Toroama per la sua elezione ed ha detto che non vede l’ora di lavorare con lui per garantire il risultato del referendum. I due leader si incontreranno nelle prossime settimane per discutere le prossime fasi del processo di indipendenza. Marape spera di riuscire a garantire un processo di indipendenza pacifico e che eviti una reazione a catena che potrebbe portare altre regioni della Papua Nuova Guinea ad indire referendum indipendentisti. In effetti, nelle sue dichiarazioni Marape ha parlato unicamente di discussioni sull’autodeterminazione e l'”indipendenza economica“, evitando accuratamente gli impegni per l’indipendenza politica.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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