La proposta cinese dell’Iniziativa Globale per lo Sviluppo riscuote successo in tutto il mondo

Lo scorso settembre, il presidente Xi Jinping ha lanciato l’Iniziativa Globale per lo Sviluppo, un progetto pensato per rispondere congiuntamente alle sfide globali a fronte dell’esperienza pandemica. Il 9 maggio, si è tenuto il vertice del Gruppo di Amici dell’Iniziativa Globale per lo Sviluppo, con la partecipazione del Ministro degli Esteri Wang Yi e del Segretario generale dell’ONU António Guterres.

Nonostante lo status acquisito di seconda potenza economica mondiale, la Repubblica Popolare Cinese continua a perseguire una politica basata sul multilateralismo e sulla cooperazione globale al fine di affrontare le sfide comuni che si pongono sul cammino dell’umanità, come dimostrato dalla crisi epidemica degli ultimi anni. Nell’ambito di questa visione che caratterizza tutta la politica estera cinese, il presidente Xi Jinping ha lanciato lo scorso settembre l’Iniziativa Globale per lo Sviluppo (GDI, acronimo dell’inglese Global Development Initiative).

Lunedì 9 maggio, il Gruppo di Amici dell’Iniziativa per lo Sviluppo Globale ha tenuto un incontro virtuale ad alto livello con la partecipazione del consigliere di Stato cinese e Ministro degli Esteri Wang Yi e del Segretario generale delle Nazioni Unite, l’ex primo ministro portoghese António Guterres. All’iniziativa hanno partecipato venti dirigenti delle agenzie ONU e delegati di oltre 100 Paesi. Sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti diplomatici di Arabia Saudita, Bielorussia, Bolivia, Burundi, Cambogia, Capo Verde, Corea Popolare, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Gabon, Indonesia, Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Laos, Malesia, Marocco, Mongolia, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Qatar, Russia, Singapore, Siria, Sri Lanka, Sudafrica, Tagikistan, Thailiandia, Togo, Tunisia, Uzbekistan, Venezuela, Vietnam, Yemen, Zimbabwe.

I partecipanti internazionali hanno sottolineato congiuntamente il ruolo guida della Cina nella promozione dello sviluppo sostenibile e hanno espresso il loro forte sostegno alla GDI e la speranza che i membri del Gruppo di Amici lavoreranno insieme per approfondire la cooperazione nelle aree prioritarie in modo da facilitare lo sviluppo globale .

L’evento è stato presentato e moderato da Zhang Jun, rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite. L’intervento che ha ricevuto la maggior attenzione mediatica è stato invece quello del ministro degli Esteri della Repubblica Popolare, Wang Yi, che ha chiesto un partenariato per lo sviluppo globale equo ed equilibrato e il sostegno della funzione di coordinamento generale delle Nazioni Unite nell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Ci incontriamo in un momento in cui il mondo è assalito da cambiamenti globali e da una pandemia che capita una volta ogni secolo“, ha esordito il ministro cinese. “La ripresa economica mondiale sta affrontando venti contrari. Il divario Nord-Sud continua ad allargarsi. La cooperazione allo sviluppo sta perdendo forza. E l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile deve affrontare sfide senza precedenti. Lo scorso settembre, il presidente Xi Jinping ha proposto la GDI all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo scopo è galvanizzare l’attenzione mondiale allo sviluppo, rafforzare la partnership di sviluppo globale, promuovere la cooperazione internazionale allo sviluppo e dare nuovo slancio alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il 2030“.

Wang Yi ha affermato che fin dall’inizio la GDI è stata accolta calorosamente dalla comunità internazionale. Più di 100 Paesi hanno espresso sostegno e ben 53 paesi hanno aderito al Gruppo di Amici. Ciò dimostra pienamente che la GDI risponde alla chiamata dei tempi, soddisfa i bisogni di vari Paesi e riflette le tendenze del mondo così come le aspirazioni dei popoli. “La GDI si impegna a creare consenso politico sull’accelerazione dello sviluppo, la creazione di una piattaforma comune per la cooperazione allo sviluppo, la promozione degli scambi e l’apprendimento reciproco dell’esperienza di sviluppo e il rafforzamento della sinergia internazionale per lo sviluppo coordinato. La Cina propone che tutte le parti collaborino in quattro aree chiave affinché il GDI fornisca risultati concreti“, ha proseguito il massimo diplomatico cinese.

In primo luogo, rilanciare la cooperazione globale sull’Agenda 2030. L’attuazione dell’agenda dovrebbe continuare a essere una priorità nell’agenda della cooperazione internazionale. Tutte le parti devono onorare i propri impegni e realizzare i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile nei tempi previsti. Dobbiamo opporci alla politicizzazione e all’emarginazione della questione dello sviluppo, continuare a concentrarci sulle aree chiave più importanti per i Paesi in via di sviluppo e raddoppiare i nostri sforzi per aumentare il tenore di vita in tutto il mondo“.

In secondo luogo, creare un ambiente favorevole per accelerare lo sviluppo globale. Dobbiamo migliorare il sistema di governance globale a un ritmo più rapido, aumentare la rappresentanza e la voce dei mercati emergenti e dei Paesi in via di sviluppo e costruire un’economia mondiale aperta. È importante difendere il diritto dei popoli di tutti i Paesi a scegliere i propri percorsi di sviluppo e opporsi alle interferenze negli affari interni di altri Paesi e alle sanzioni unilaterali senza fondamento nel diritto internazionale“.

In terzo luogo, promuovere un partenariato di sviluppo globale equo ed equilibrato. I Paesi sviluppati dovrebbero adempiere ai loro impegni di assistenza allo sviluppo e aumentare il sostegno in termini di finanziamento e tecnologia. I Paesi in via di sviluppo devono approfondire la cooperazione Sud-Sud e realizzare uno sviluppo accelerato. Nel processo, le istituzioni multilaterali di sviluppo dovrebbero fornire un aiuto più efficace per massimizzare la sinergia per lo sviluppo“.

In quarto luogo, consentire al sistema delle Nazioni Unite di svolgere un ruolo centrale e guida. Sosteniamo le Nazioni Unite come principale coordinatore nell’attuazione dell’Agenda 2030. Sosteniamo il Segretario generale delle Nazioni Unite nel rendere lo sviluppo una priorità, mobilitando le agenzie di sviluppo delle Nazioni Unite e attuando la GDI per aiutare a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. È quindi necessario che le Nazioni Unite promuovano lo sviluppo istituzionale per un coordinamento rafforzato“.

Wang Yi ha sottolineato che la Cina è un campione per lo sviluppo globale e, cosa più importante, la Cina è un praticante della cooperazione allo sviluppo: “Essendo il più grande Paese in via di sviluppo, siamo sempre al fianco degli altri Paesi in via di sviluppo. Ci impegniamo sempre a trasformare la crescita della Cina in un’opportunità per il mondo. E intraprendiamo sempre azioni concrete per costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità. Negli ultimi cinque decenni, la Cina ha implementato diverse migliaia di progetti completi e programmi di assistenza in natura, oltre 10.000 progetti di rafforzamento delle capacità e ha fornito più di 400.000 opportunità di formazione, a beneficio di oltre 160 Paesi in via di sviluppo. Ciò ha fortemente contribuito alla causa dello sviluppo globale. Andando avanti, la Cina adotterà una serie di misure pratiche per attuare il GDI presentato dal presidente Xi Jinping in una data anticipata e darà un nuovo contributo alla causa dello sviluppo globale“.

In primo luogo, la Cina rafforzerà la consultazione con altri mercati emergenti e Paesi in via di sviluppo e terrà una riunione ad alto livello sullo sviluppo globale al momento opportuno per discutere i modi per promuovere lo sviluppo. In secondo luogo, la Cina aumenterà il contributo allo sviluppo e aumenterà ulteriormente il sostegno al Fondo di assistenza alla cooperazione sud-sud e al Fondo per la pace e lo sviluppo Cina-ONU. In terzo luogo, la Cina istituirà un pool di progetti GDI a cui parteciperanno tutte le parti. Le agenzie delle Nazioni Unite e i membri del Gruppo degli Amici sono invitati a presentare proposte di progetto. In quarto luogo, la Cina rilascerà a tempo debito un rapporto sullo sviluppo globale per promuovere gli scambi internazionali e la condivisione delle conoscenze di sviluppo e supportare i Paesi nell’esplorazione di percorsi di sviluppo adeguati alle loro realtà nazionali“.

Nelle osservazioni conclusive, Zhang Jun ha affermato che l’incontro ad alto livello non solo ha indicato la strada per la futura cooperazione, ma ha anche rafforzato la fiducia nello sviluppo del gruppo: “Con l’incontro di oggi, il GDI ha fatto un altro passo avanti alle Nazioni Unite. Successivamente, il gruppo continuerà il suo lavoro incentrato sulle tre aree chiave del rafforzamento del dialogo politico, della condivisione delle migliori pratiche e della promozione della cooperazione pratica“. Allo stesso tempo, ha aggiunto, alla luce della nuova situazione, il gruppo si concentrerà anche sulle quattro aree per affrontare efficacemente le crisi globali, facilitare l’attuazione dell’agenda di sviluppo delle Nazioni Unite, approfondire la cooperazione sud-sud e sfruttare il potenziale di risorse.

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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