La Bulgaria ritrova un governo dopo otto mesi

Kiril Petkov ha ufficialmente assunto le redini del governo della Bulgaria otto mesi dopo l’inizio della crisi politica nel Paese dell’Europa orientale.

Sono serviti otto mesi e tre elezioni legislative per riuscire a regalare una maggioranza di governo alla Bulgaria. Anche dopo le elezioni del 14 novembre, sono servite quattro settimane di consultazioni tra le forze politiche per raggiunge l’accordo tra Continuiamo il Cambiamento (Продължаваме промяната; Prodalžavame promyanata – PP), il partito del nuovo primo ministro Kiril Petkov, Bulgaria Democratica (Демократична България – ДБ; Demokratična Bălgarija – DB), Partito Socialista Bulgaro (Българска Социалистическа Партия, БСП; Bălgarska Socialističeska Partija, BSP) e C’è un popolo come questo (Има такъв народ; Ima takav narod – ITM).

Venerdì 10 dicembre, i leader delle quattro compagini hanno dichiarato di aver concordato la formazione di una coalizione in grado di porre fine alla lunga crisi politica della Bulgaria, trattandosi del primo governo nominato ufficialmente da aprile (nel frattempo, Stefan Yanev era stato nominato primo ministro ad interim). Gli obiettivi del nuovo esecutivo, secondo quanto dichiarato, saranno quelli di risolvere i problemi economici e sanitari del Paese. La Bulgaria ha infatti la più alta disparità di reddito e il più basso tasso di vaccinazione contro il Covid-19 dell’intera Unione Europea.

L’accordo tra i quattro partiti permetterà alla maggioranza di controllare 134 seggi sui 240 che compongono l’emiciclo di Sofia, garantendo un discreto margine di manovra a Petkov. Lo stesso parlamento ha approvato nella giornata di lunedì la nomina del 41enne Petkov come nuovo primo ministro. “Ci stiamo muovendo verso la proposta di un governo stabile, che speriamo continui per i prossimi quattro anni“, aveva dichiarato lo stesso Petkov alla vigilia della sua nomina ufficiale.

Petkov e Asen Vasilev, altro leader del partito PP, che hanno servito come ministri rispettivamente dell’Economia e delle Finanze nel precedente gabinetto ad interim, hanno evidenziato che tenteranno di utilizzare i fondi pubblici in maniera più efficace per rispondere alle esigenze del Paese. “I due politici formati ad Harvard sperano di fare della trasparenza, della tolleranza zero per la corruzione e delle riforme in settori chiave i punti nodali del loro futuro programma di governo”, si legge in un articolo di EuroNews. Allo stesso tempo, il nuovo governo confermerà l’orientamento della Bulgaria in politica estera come membro dell’UE e della NATO.

Questi punti sono stati ribaditi dal nuovo primo ministro anche nel suo discorso di investitura davanti al parlamento. “Oggi è un giorno importante per continuare il cambiamento”, ha detto Petkov di fronte all’emiciclo. Il nostro primo compito è renderci conto che se vogliamo un futuro migliore per la Bulgaria, dobbiamo lavorare insieme“. Petkov ha affermato che le principali priorità del Paese sono combattere il Covid-19 e la crisi energetica: “Abbiamo due opzioni. Una è chiudere gli occhi di fronte alla scienza. L’altra è esortare le persone a farsi vaccinare, l’unico modo per andare avanti senza rinchiudere i nostri bambini e anziani”. In ambito energetico, invece, la Bulgaria punta a costruire dei gasdotti che permettano al Paese di importare gas naturale dalla Grecia.

Il nuovo esecutivo sarà composto da ventuno membri, con PP che oltre alla posizione di primo ministro ne occuperà altre otto. Gli altri tre partiti della coalizione si sono invece visti attribuire tre ministeri ciascuno. Da notare anche la presenza di Stefan Yanev, l’ormai ex primo ministro ad interim, che riprenderà l’incarico di ministro della Difesa, già occupato per alcuni mesi nel 2017, mentre Asen Vasilev ritroverà a sua volte il ministero delle Finanze. La leader socialista Korneliya Ninova sarà invece titolare del ministero dell’Economia e dell’Industria.

COMPOSIZIONE DEL GOVERNO PETKOV

Primo ministro – Kiril Petkov (PP)
Vice primo ministro e ministro delle Finanze – Asen Vasilev (PP)
Vice primo ministro per il governo efficiente – Kalina Konstantinova (PP)
Vice primo ministro e ministro dell’Economia e dell’Industria – Korneliya Ninova (BSP)
Vice primo ministro e ministro dello Sviluppo Regionale – Grozdan Karadjov (ITN)
Vice primo ministro e ministro dell’Ambiente e dell’Acqua – Borislav Sandov (DB)
Ministro degli Interni – Boiko Rashkov (PP)
Ministro degli Esteri – Teodora Genchovska (ITN)
Ministro della Difesa – Stefan Yanev (PP)
Ministro della Giustizia – Nadezhda Yordanova (DB)
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali – Georgi Gyokov (BSP)
Ministro della Sanità – Assena Serbezova (PP)
Ministro dell’Energia – Alexander Nikolov (ITN)
Ministro dell’Agricoltura – Ivan Ivanov (BSP)
Ministro dei Trasporti – Nikolai Subev (PP)
Ministro della Crescita e dell’Innovazione – Daniel Lorer (PP)
Ministro dell’E-government – Bozhidar Bozhanov (DB)
Ministro dell’Educazione – Nikolai Denkov (PP)
Ministro del Turismo – Hristo Prodanov (BSP)
Ministro della Cultura – Atanas Atanassov (DB)
Ministro dello Sport – Radostin Vassilev (ITN)

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About Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Dal 2012 si occupa di Vietnam, Paese dove risiede tuttora e sul quale ha pubblicato due libri: Educazione e socializzazione dei bambini in Vietnam (2018) e Storia delle religioni in Vietnam (2019). Ha inoltre partecipato come coautore ai testi Contrasto al Covid-19: la risposta cinese (Anteo Edizioni, 2020), Pandemia nel capitalismo del XXI secolo (PM Edizioni, 2020) e Kim Jong Un – Ideologia, politica ed economia nella Corea Popolare (Anteo Edizioni, 2020).

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